Fiaba con schiuma, senza schiuma

Fiaba con schiuma, senza schiuma
Fiaba con schiuma, senza schiuma
Anonim

Szentiván è il giorno più lungo dell'anno, per quanto riguarda le ore di sole. Naturalmente, questo non importa se vivi in Scozia, in questo caso Edimburgo, dove comunque piove sempre. Dal punto di vista della storia, non è particolarmente interessante che sia la notte di mezza estate, infatti l'uomo e la donna sono completamente indipendenti sia dal tempo che dalla location, l'unica cosa importante è che si incontrino.

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La Sufnija del Katona József Theater ha dato ad Anna Erdeős, diplomata in regia, l'opportunità di mettere in scena l'opera teatrale di David Greig Midsummer Night's Eve. E ha preso la decisione giusta quando ha scelto Réka Pelsőczy e Gergő Kocsis come attori per la commedia in due atti. La storia di Helena e Bob inizia in un pub, dove l'avvocato divorzista 35enne Helena, mentre aspetta invano il suo amante sposato, si innamora del criminale 35enne Bob, che sta bevendo al tavolo accanto a lei, originariamente per una notte. Tuttavia, a causa dell'intermezzo di coincidenze, la storia di Helena e Bob, basata sulle gag delle commedie hollywoodiane, da qui in poi continua ad intricarsi, tanto che, se non in pieno svolgimento, raggiunge la sua destinazione finale di lieto fine.

E mentre tutto questo accade, a malapena un'ora e mezza vola, il che è quanto puoi ancora divertirti con esso. Bob, che è quasi al verde, ma in qualche modo no, decide di battere le 15.000 sterline del suo capo in una notte con Helena, che sta solo rovinando uno dei postumi di una sbornia di suo fratello. Durante le loro avventure, non hanno intenzione di iniziare una relazione seria, ma il fatto che finalmente si lascino alle spalle la piovosa Scozia insieme, è sorprendente.

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Greig ha scritto questa storia con umorismo ironico, che può essere interpretato solo macinando, ruotando la trama, in modo che i personaggi siano anche narratori. Midsummer's Eve è un sipario ricoperto di canzoni, che però ricordiamo a malapena il giorno dopo, così come ricordiamo solo vagamente perché i Carmina Burana potevano iniziare a suonare a tutto volume nei momenti più inaspettati.

Lo spettacolo non va bene per questi, ma per il ritmo del testo, soprattutto se basato su linguaggi praticati come quello di Pelsőczy o quello di Kocsis. E loro, utilizzando la quantità di testo equivalente a una lezione di esercitazione vocale, non lasciano nemmeno riprendere fiato agli spettatori, e si grattano diligentemente la testa all' alternanza del dialogo e della narrazione dei due personaggi, adatta a un ping- partita di pong.

Il set funziona brillantemente anche sotto le mani degli attori, le soluzioni fantasiose sono state escogitate da Mihály Taksás per il palcoscenico e non ci sono elementi non necessari, tutti gli oggetti di scena sono parte integrante del set, anche il lato personaggi stessi.

L'idea del regista era probabilmente solo intrattenimento, e questo è assolutamente necessario. E Midsummer's Eve realizza questo in un modo che non vuole sembrare più di quello che è: una festa piacevolmente trascorsa per adulti che cercano una via d'uscita dalla disillusione, o per adulti che vogliono semplicemente divertirsi.

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